Gli Ebrei e la misura del tempo

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     Il concetto del tempo per gli Ebrei                  

   

Mentre le altre civiltà non riuscivano ad ammettere l’ineluttabilità dello scorrere del tempo, preferendo ipotizzare una sua ciclicità(*),  la concezione del tempo per il mondo ebraico, derivata dalla religione ed ereditata poi dal Cristianesimo e dall’Islam, è lineare e naturalmente con un solo verso (freccia del tempo) . 
Il piano che Dio ha stabilito per l’universo è un preciso processo storico che si svolge con una sequenza temporale ben definita.

Nonostante abitassero regioni confinanti ed avessero molti rapporti con i Babilonesi, gli Ebrei, non hanno mai avuto una cultura astronomica degna di tale nome. Ciò è da imputare, molto probabilmente, a motivi religiosi. Avendo infatti notato che lo studio degli astri, spesso e volentieri, portava i popoli al culto degli stessi, del Sole e della Luna come divinità da adorare, essi si astennero sempre, o quasi, dal praticare osservazioni astronomiche. Contro tali culti astrologici i profeti lanciavano terribili minacce.
L'astronomia ebraica rimane quindi molto scarna, limitata all'indispensabile computo del tempo, fatto tra l'altro con molta approssimazione.
Chiuso in se stesso e sotto questo aspetto condizionato dalla sua religione monoteistica, il popolo ebraico, non si può certo paragonare ai vicini  Egiziani e Babilonesi, distintisi, in questo campo, in modo particolare.
Da documenti a noi pervenuti in epoca abbastanza recente, risulta tuttavia che  i Qumraniani (Esseni?) erano dediti a pratiche di osservazione astronomica relativamente complesse (pratiche fermamente vietate a Gerusalemme).

Il Calendario Ebraico

La settimana
Per gli Ebrei, diversamente da altri popoli, il significato astrologico non compare. 
I giorni erano indicati semplicemente come primo giorno, secondo giorno, ecc.(... e il terzo giorno risuscitò da morte….)
Si deve a loro l’introduzione dello Sabbath (sabato) come giorno di festa e riposo. La settimana inizia il giorno successivo al sabato; i giorni iniziano al tramonto e finiscono al cadere della notte successiva.

Il mese
Il manoscritto  di Qumran 4Q321, redatto per assicurare la corretta successione delle famiglie sacerdotali che prestavano servizio al tempio, ci
fornisce informazioni estremamente precise sulla struttura del calendario solare in uso presso i Qumraniani e sulle differenze con quello ebraico (lunare), in modo da stabilire una esatta corrispondenza fra i due calendari.

Calendario Qumraniano
Era composto da 12 mesi che alternavano 30 e 31 giorni per mese secondo il seguente ciclo:
Mesi di 30 giorni: 1,2,4,5,7,8,10,11
Mesi di 31 giorni: 3,6,9,12
per un totale di 364 giorni l'anno. La scelta di un multiplo di 7 forniva al calendario un importante prerogativa: ogni giorno dell'anno cadeva sempre nello stesso giorno della settimana, Questa particolare scelta assicurava ai qumraniani la possibilità di evitare che le feste principali cadessero di sabato.

Calendario Ebraico
4Q321 consente di ricostruire anche la struttura del calendario ebraico.
Sebbene si conosca il giorno della settimana di alcuni eventi non é possibile risalire alla data esatta di quell'evento, poiché non si é certi della esatta collocazione della festività ebraica cui quella data fa riferimento. Sappiamo che, a differenza di quanto avviene nel calendario ebraico odierno, gli anni erano sempre composti di 354 giorni ad eccezione di un solo anno intercalato ogni 3 che invece contava 384 giorni.
In pratica l'anno era composto di 12 mesi con lunghezza di giorni fissa. 

Per consentire un confronto con il calendario attuale si riportano in tabella i mesi del calendario ebraico desunto da 4Q321 con gli stessi nomi dei mesi del calendario ebraico moderno:

Mese ebraico

Numero di giorni

Nisan
Iyar
Sivan
Tammuz
Av
Elul
Tisheri
Cheshvan
Kislev
Tvet
Shvat
Adar

29
30
29
30
29
30
29
30
29
30
29
30

Per ottenere, ogni 3 anni, un anno più lungo di 30 giorni veniva aggiunto un mese chiamato Ve-adar (= Adar II) di 30 giorni.

Il calendario ebraico come quello qumraniano si basa su una lunghezza dell'anno erroneamente approssimata a 364 giorni anziché 365,2525 che dovrebbe essere la lunghezza reale media. Tale lunghezza, giustificata dalla necessità di assicurare anni multipli di un numero intero di settimane, determina un ulteriore errore non trascurabile.Se ignorato il problema avrebbe portato inevitabilmente ad un ritardo non tollerabile (un intero mese ogni 24 anni).
L'origine del calendario ebraico è fissata al 7 ottobre 3761 a.C., data presunta della Creazione.


(*) Il concetto di ciclicità del tempo si riassume nei molti miti dellEterno Ritorno. Spesso questi miti prevedono un periodico ricorrere di una età dell’oro, di cui il presente non è altro che una degenerazione. Quindi è prevista un’infinita serie di rigenerazioni e di resurrezioni.

(**) Qumran è una località del deserto di Giuda sulla riva del mar Morto in una cui grotta un beduino, casualmente, nel 1947, scoprì il primo di 600 manoscritti risalenti ad un periodo tra il I° secolo a.C. e  I° secolo d.C.

 

 




Una pagina della Bibbia

 

 

 

 


 



La Stella di Davide

 

 

 

 

Rotolo della "torah"

 

 

 

 

 

Paesaggio di Qumran

 

 

 

 

Uno dei manoscritti rinvenuti a Qumran

 

Links

http://digilander.iol.it/sabato/QumranCalendariomain.htm   http://www.morasha.it/ebraismoabc/ebraismo_abc01.htm


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